Ufficio a Genova
Incarico diretto. Progetto preliminare, definitivo, esecutivo, direzione lavori
Localizzazione: Genova
Superficie: 800 mq circa
Anno: 2019-2020
Committente: cliente privato
Progetto architettonico: Matteo Lavarello, Antonio Lavarello, Marta Lavarello
Collaboratori: Benedetta Vaccari, Mirella Vivioli (consulenza illuminotecnica)
Immagini: Vibe archviz studio – Fabio Valido
Progetto impianti elettrici: Antonio Bassi
Progetto impianti meccanici: Luca Pizzorni
Fotografie: Andrea Bosio
Coordinamento per la sicurezza: Andrea Brignole
Impresa esecutrice: AIT Costruzioni & Impianti Srl
Impianto meccanico: Arbocò Snc
Impianti elettrici: Ricorda Srl
A ben vedere i luoghi di lavoro sono quelli in cui si svolge la parte più consistente della vita dell’uomo contemporaneo. Essi, quindi, non devono soltanto assolvere in modo efficiente alla funzione primaria a cui sono destinati, ma anche fornire spazi gradevoli per la vita dei lavoratori nel suo complesso, includendo i momenti di riposo e svago, le relazioni interpersonali, la celebrazione collettiva dei passaggi più rilevanti della vita aziendale. Un edificio dedicato al lavoro, se ben progettato, finisce quindi per assomigliare ad una piccola città, caratterizzata dalla compresenza di più funzioni.
Questo principio generale, insieme all’attenzione al benessere ambientale del singolo lavoratore e alla complessiva funzionalità degli spazi, ci ha guidato nella progettazione degli uffici situati nel centro di Genova di cui qui si illustra la realizzazione, destinati ad una società che opera nel settore degli alimenti per animali domestici. Gli uffici, progettati per accogliere circa sessanta addetti, occupano l’intero piano terreno rialzato di un edificio risalente agli anni ’50 del secolo scorso.
L’urbanistica dell’ufficio è articolata in una serie di percorsi e spazi comuni, gerarchizzati secondo la loro rilevanza pubblica.
Un primo percorso collega l’atrio esterno, l’ingresso principale e quella che potrebbe essere definita come una piazza interna su cui affacciano, attraverso ampie superfici vetrate, alcuni locali particolarmente rappresentativi dell’attività dell’ufficio: le stanze destinate ad amministratore delegato e direttore generale, due sale riunioni di dimensioni e caratteristiche differenti (una più grande e formale, l’altra più piccola e dedicata a incontri informali), lo spazio operativo relativo alla sezione marketing, un laboratorio di analisi chimica degli alimenti; in particolare quest’ultimo costituisce una sorta di biglietto da visita delle attività dell’azienda e della sua efficienza. Lo spazio quadrato – la piazza – che si apre al termine di questo primo percorso può svolgere il ruolo di foyer delle sale riunioni, sala di attesa per gli uffici direzionali e soprattutto luogo di incontro e di confronto informale per i lavoratori. Inoltre, esso funge da snodo rispetto al secondo percorso comune, lungo il quale si distribuiscono la maggior parte degli spazi operativi veri e propri, di ampiezze e caratteristiche, differenti e anch’essi parzialmente visibili attraverso vetrate. Tale percorso, che costituisce la spina dorsale funzionale delle attività dell’ufficio, svolta ad angolo retto e prosegue nella distribuzione delle sale destinate ai diversi settori di attività, che includono una terza sala riunioni. Un percorso di servizio chiude il quarto lato del quadrilatero definito dalla pianta, definendo un anello distributivo, i cui lati però hanno caratteri diversi e presentano un gradiente di rappresentatività. Su questo percorso si allineano i servizi igienici, alcuni locali tecnici e la zona dedicata al relax dei lavoratori, dotata di un cucinino e affacciata su uno spazio esterno di pertinenza dell’ufficio che ne costituisce una potenziale estensione.
Al duplice scopo di unificare, pur nella varietà delle funzioni, l’immagine degli spazi e di migliorare il benessere acustico dei lavoratori, su cui avrebbe potuto incidere negativamente l’estensione delle superfici vetrate, tutti gli spazi operativi e di rappresentanza sono stati dotati di controsoffitti realizzati con Fantoni 4akustik, un materiale ligneo dalle elevate performance sotto il profilo dell’assorbimento di suoni e rumori e caratterizzato esteticamente dalla superficie fresata con solchi paralleli. L’unificazione dell’immagine dell’ufficio è data, oltre che dal ricorrere della rigatura dei pannelli, anche dalle modalità di installazione dei controsoffitti, sempre distanziati dalle pareti perimetrali dei locali, a definire così delle nuvole calate sospese sopra i diversi spazi. Il progetto combina questa unità di materiale e di installazione con la varietà delle diverse configurazioni, che di volta in volta si adattano alla funzione e alle caratteristiche di ciascun locale, dalla disposizione dell’arredamento, dall’ingombro di elementi strutturali preesistenti. Talvolta i controsoffitti assumono la forma di un tetto a quattro falde, talvolta di un tetto a due falde, talvolta di un impluvio a due falde, talvolta di un piano orizzontale e talvolta di una serie di piani sfalsati; in un caso i tetti a due falde posti in sequenza disegnano una lunga prospettiva centrale che unisce più locali, separati soltanto dalle pareti vetrate.
Le nuvole di 4akustik, di colore bianco, contribuiscono anche ad una armonica diffusione della luce prodotta da lampade a doppia emissione (verso l’alto e verso il basso). Più in generale i sistemi di illuminazione sono stati pensati per garantire un alto livello di comfort visivo alle postazioni di lavoro e un’atmosfera quanto più possibile gradevole agli spazi comuni. Anche in questo caso è stata perseguita l’unificazione estetica degli spazi operativi, attraverso l’utilizzo estensivo del medesimo corpo illuminante a barra, talvolta collocato in continuità a disegnare lunghe linee luminose; grandi lampade circolari connotano invece in maniera più marcata gli spazi di rappresentanza (l’ingresso, il corridoio principale, la piazza interna, le sale riunioni). Nell’intento di contemperare il benessere ambientale e il contenimento dei consumi elettrici, la gestione dell’intensità del flusso luminoso nei diversi locali è regolata attraverso sensori di presenza e di luminosità, in combinazione con un sistema domotico Casambi, che consente anche un’agevole e flessibile programmazione temporale dell’illuminazione.
Anche la scelta degli arredi, improntati alla massima funzionalità ed ergonomicità, risponde ad una esigenza di omogeneità estetica dell’intero ufficio; all’unificazione dei modelli si affiancano alcune variazioni cromatiche, definite sulla base dei colori aziendali.
Il benessere termoigrometrico è garantito da un impianto di riscaldamento e raffrescamento a pompa di calore con termoconvettori e da un impianto di trattamento aria.