Studio di fattibilità per Euroflora 2017

Concorso a inviti
Localizzazione: Fiera del Mare, viale Brigate Partigiane, Porto Antico – Genova
Anno: 2016
Progettisti: Matteo Lavarello (capogruppo), Antonio Lavarello, Marta Lavarello
Collaboratori: Niccolò Poggesi, Benedetta Vaccari
Strutture: Ranieri Costa

L’ipotesi progettuale è stata formulata, nell’ambito di una selezione a inviti, su richiesta dell’allora Ente Fiera di Genova e della Porto Antico S.p.a., che nel 2016 stavano valutando di realizzare Euroflora nel 2017 negli spazi esterni della Fiera del Mare, nel Padiglione B della Fiera stessa (il cosiddetto padiglione Nouvel dal nome del progettista), nella parte terminale di viale Brigate Partigiane e in spazi da definirsi nell’ambito del Porto Antico. La manifestazione fieristica è stata poi spostata al 2018 e realizzata presso i Parchi di Nervi.
In Fiera tutti i visitatori potranno godere di uno spettacolo corale, generato dalla compresenza, armonizzata attraverso il progetto generale, di tantissimi produttori grandi e piccoli e di molti altri soggetti e la concentrazione di contenuti in un solo luogo contribuirà a dare la sensazione di un evento straordinario, mentre al Porto Antico sarà invece la vita ordinaria della città a tingersi di verde; in questo luogo, capace di ricordare un passato industriale e insieme di raccontare un presente nel quale la cultura si intreccia con il turismo, l’attività scientifica e didattica collaterale ad Euroflora 2017 troverà una sede prestigiosa nel Centro Congressi, i moduli espositivi dei Magazzini del Cotone potranno accogliere mostre temporanee e alcune aree all’aperto potranno temporaneamente cambiare la propria immagine attraverso alcune installazioni vegetali progettate ad hoc.
Infine, l’area di via Brigate Partigiane Euroflora 2017 svolgerà il ruolo simbolico e funzionale di spazio preliminare – e insieme di post-scriptum – rispetto all’esposizione vera e propria: una grande area verde che segnali ai genovesi la presenza di Euroflora in città e allo stesso tempo uno spazio di decompressione per chi deve iniziare la visita o l’ha appena terminata, un giardino allestito per l’occasione dove assaporare un po’ di verde prima o dopo aver affrontato la lunga e impegnativa visita alla mostra. Tale intervento potrebbe consentire di configurare anche dal punto di vista estetico quella che è già, sul piano funzionale ed urbanistico, una “porta” tra città e Fiera; un evento effimero come Euroflora si potrebbe infatti trasformare in un’occasione di riqualificazione urbana, sul modello vincente dell’Expo genovese al Porto Antico, ma anche dell’Expo di Lisbona o delle Olimpiadi di Londra, sfruttando i lavori di manutenzione straordinaria del viale attualmente in atto come un’opportunità per ripensare un importante snodo urbano.

Fiera del Mare

Il vasto spazio circolare del Palasport, illuminato dall’alto e completamente invaso dalla vegetazione arrampicata fin sulle gradinate, costituiva uno spettacolo inaspettato nel quale il pubblico si imbatteva soltanto a poche decine metri dall’ingresso producendosi in esclamazioni di meraviglia e immergendosi fin dall’inizio della visita in un’atmosfera straordinaria.
Riteniamo che resti necessaria, seppur realizzata in altre forme e affidata ai contenuti della mostra più che alle scenografie, la presenza di un colpo di scena che sorprenda e gratifichi i visitatori non lontano dalle biglietterie, affinché da subito essi possano trovare gli stimoli estetici capaci di coinvolgerli in una visita lunga e, di fatto, fisicamente impegnativa. Ci pare che il luogo che più si presta sia la grande tensostruttura a fianco della darsena: si tratta di uno spazio ampio, prossimo agli ingressi, coperto da una struttura imponente e interessante dal punto di vista architettonico, aperto alla luce naturale, affacciato ad un grande specchio d’acqua; esso consente una grande profondità prospettica lungo il proprio asse longitudinale, che si prolunga nella darsena, ma anche lungo quello trasversale, in corrispondenza della prima campata, posta in continuità da una parte con il percorso proveniente dall’ingresso, dall’altra con un vasto piazzale a mare. In particolare è proprio qui che può prodursi la prima sorpresa per i visitatori. Una lunga rampa permetterà di scendere dolcemente dalla quota dell’ingresso a quella della tensostruttura con il fondale lontano del cielo e un elemento verticale, centrale (un grande albero, un piccolo bosco o un getto d’acqua per esempio) ad attirare l’attenzione e a concludere percettivamente questo primo asse di percorrenza. Lo spazio sottostante la tensostruttura si configurerà come una valle fiorita che digrada dolcemente verso il mare, accompagnata da morbidi rilievi ai margini, inserendo nel gioco compositivi anche l’elemento della topografia.
Per coinvolgere maggiormente lo specchio d’acqua della darsena nel disegno complessivo, per rendere più stretto il contatto tra vegetazione ed acqua e per rendere più piacevoli e interessanti i percorsi che dalla tensostruttura porteranno il pubblico al padiglione B, si è immaginato di utilizzare alcune delle piattaforme galleggianti, già utilizzate nell’allestimento del porticciolo attualmente esistente, come sedi di installazioni vegetali. Queste piccole isole, collocate sull’asse della darsena a prolungare la visione prospettica di chi si trova sotto la tensostruttura, potrebbero accogliere essenze arboree sviluppate in altezza, come per esempio dei pini marittimi, generando una successione ritmica di elementi verticali.

Viale Brigate Partigiane

Si è immaginato di concentrare una nuova fascia di giardini pubblico lungo il lato est del viale, spostando entrambe la carreggiate sul lato ovest, separato da un semplice spartitraffico. In questo modo il verde sarebbe davvero fruibile dagli abitanti del quartiere della Foce e dai visitatori della Fiera del Mare, connesso con la circolazione pedonale e inserito nel sistema di spazi pubblici circostanti e inciderebbe realmente sulla qualità di vita – e non solo estetica – di questa porzione di città. La scelta di interrompere negare la simmetria che attualmente caratterizza viale Brigate Partigiane trova la propria ragione nel fatto che il tratto a valle di via Diaz, a differenza della prima parte del viale, di fatto non è simmetrico: ad un fronte est definito da imponenti blocchi edilizi e da un consolidato tessuto viario a maglia ortogonale e corrispondente ad un quartiere densamente popolato, si contrappone un fronte ovest più sfrangiato, edificato con minore intensità, sovrastato dalle pendici di Carignano in parte già verdi; appare quindi naturale che uno spazio pubblico importante si collochi in maniera decentrata rispetto ad un asse che già di per sé non è equilibrato. Inoltre in questo modo parte delle aiuole si troverebbero a insistere su terra piena (e non sulla copertura del Bisagno), consentendo l’eventuale collocazione di specie arboree. Tale soluzione imporrebbe lo spostamento del Monumento al Navigatore, che potrebbe essere ricollocato nella rotonda antistante l’ingresso della Fiera e consentirebbe di realizzare una grande aiuola all’intersezione con via Cecchi, fornendo a quest’ultima un fondale adeguato (in luogo della vista sulla stazione di servizio, come accade attualmente).
Durante lo svolgimento di Euroflora 2017 al fine di realizzare il percorso espositivo potrebbe essere occupata temporaneamente parte della carreggiata est, deviando il traffico ordinario e lasciando libera una corsia per emergenze e transiti straordinari, così come, sull’altro lato della fascia verde, parte del marciapiede attualmente esistente.

Porto Antico

Il Centro Congressi potrebbe accogliere l’attività scientifica a margine della mostra, così come eventuali mostre collaterali (bonsai, fiori recisi, decorazioni floreali, fotografie) potrebbero aver luogo nei moduli espositivi dei Magazzini del Cotone, a fianco del Centro Congressi.
In questa prospettiva sarebbe importante caratterizzare il viale di accesso al Centro Congressi, compreso tra i Magazzini del Cotone e la spina servizi, con un allestimento verde; tale spazio potrebbe essere caratterizzato da un sistema di aiuole e panchine circolari, capace di rendere più dinamico, vivibile e sorprendente quello che nella sua configurazione ordinaria può apparire come un lunghissimo corridoio da percorrere rapidamente in senso rettilineo. Aiuole e sedute si disporrebbero come note su un pentagramma, punteggiando ritmicamente lo spazio e giocando per contrasto con il rigore quasi metafisico, non privo di un certo fascino, che attualmente lo connota. Tra le essenze utilizzabili nella piantumazione degli spazi verdi vi potrebbero essere dei bamboo, elementi verticali la cui presenza potrebbe essere avvertita anche dalle passerelle di collegamento, ed essenze erbacee, disposte a grandi ciuffi.
Inoltre lungo la calata antistante il centro congressi potrebbe essere collocata un’isola verde analoga a quelle proposte per la darsena della Fiera del Mare, con un grande albero a segnare simbolicamente la presenza di Euroflora nelle acque del Porto Antico.
Tra altre aree delle quali si suggerisce un potenziale utilizzo in occasione della mostra:
– Porta Siberia: lo spazio antistante l’edificio dell’Alessi, di straordinario valore architettonico, potrebbe essere valorizzato per mezzo di una cornice verde, previo il temporaneo spostamento dei parcheggi attualmente presenti;
– nel letto del canale che si insinua nell’area del Mandraccio potrebbe essere riprodotto un ambiente umido con essenze palustri;
– Calata Mandraccio potrebbe ospitare alcune aiuole;
– Ponte Embriaco, nello spazio coperto dalla grande tensostruttura potrebbe avere luogo una grande allestimento spettacolare – per esempio una collezione di piante monotematica; in alternativa potrebbe essere realizzata una scenografia verde per eventuali eventi temporanei connessi ad Euroflora, o inseriti nell’ambito della programmazione ordinaria del Porto Antico;
– allo scopo di rendere ancora più stretto il legame tra Euroflora e Genova, si potrebbe concordare con il Comune l’utilizzo della Loggia di piazza Banchi come sede di esposizioni collaterali, per esempio una rassegna fotografica delle passate edizioni di Euroflora, o una mostra di grandi decorazioni floreali.

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