Riqualificazione di Malga Fosse

Concorso
Localizzazione: Passo Rolle, Comune di Siror (TN)
Anno: 2012
Progettisti: Matteo Lavarello (capogruppo), Antonio Lavarello, Marta Lavarello
Collaboratori: Benedetta Vaccari
Strutture: Michele Olcese
Impianti: Francesco Caratozzolo

In considerazione delle scarse qualità architettoniche, tecnologiche e funzionali dell’edificio preesistente e del degrado materiale in cui versa attualmente si è deciso di procedere ad una demolizione dello stesso ed alla sua sostituzione con corpo di fabbrica articolato in più volumi, idoneo ad ottemperare alle richiese del Bando di Concorso sia sul piano delle funzioni (bar, ristorante, stanze per il pernottamento, alloggio per il custode, stanze per il personale), che su quello della riconoscibilità ed eccellenza estetica.
Il corpo di fabbrica destinato ad accogliere le funzioni richieste dal Bando di Concorso viene articolato in elementi distinti concettualmente e figurativamente ma connessi distributivamente. L’idea di fondo è quella di realizzare non un edificio singolo ed autoreferenziale ma qualcosa di simile ad un piccolo borgo di montagna, costituito dai nuovi inserimenti e dalla stalla preesistente, posti in reciproca, armoniosa relazione. Da una piastra che ospita il bar, il ristorante con le cucine e i locali accessori e la reception spiccano al livello superiore due volumi, disposti trasversalmente ad essa, in parte a sbalzo e coperti da tetto a doppia falda; quello collocato ad est è dedicato alle stanze per il pernottamento, quello ad ovest all’alloggio del custode. Un terzo volume analogo ai primi due per forma ma più contenuto nelle dimensioni e posizionato a chiudere il lato ovest del complesso è destinato alle stanze per il personale di servizio. La piastra inferiore si presenta come un solido basamento ben radicato al suolo, svolgendo un ruolo di mediazione tra l’architettura e il paesaggio naturale. I muri massivi di calcestruzzo a vista esprimono figurativamente lo sforzo che compiono per sostenere i corpi soprastanti, mentre il tetto verde dal profilo curvo che ne costituisce la copertura pone il volume in continuità fisica e percettiva con la scarpata erbosa che la sovrasta e ne dissimula le dimensioni, in particolare nei confronti di chi osserva Malga Fosse dall’alto o comunque dal lontano. I due volumi superiori, realizzati in legno e quindi più leggeri sia fisicamente che visivamente, in questo modo appaiono come se fossero stati semplicemente appoggiati sulla parte sottostante. La disposizione planimetrica dei tre corpi principali è un ventaglio aperto e proiettato verso la valle. In particolare i due volumi a sbalzo sembrano spinti verso il vuoto dal desiderio di essere scorti il prima possibile da chi percorre la strada che da San Martino di Castrozza sale verso il passo Rolle. In questo modo Malga Fosse si protende verso chi giunge dal basso come un avamposto isolato del piccolo nucleo di edifici che caratterizza la sommità del valico.

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